"Scienza e Fede". Una rubrica che racconta le storie di scienziati credenti, esplorando il dialogo tra il rigore scientifico e la spiritualità.
Lucien Morren
Lucien Morren (1906–2006) è stato un ingegnere elettrotecnico e docente belga, noto per il suo impegno nel promuovere il dialogo interdisciplinare tra scienza e fede.
Morren conseguì una laurea in ingegneria civile presso l'Università di Gand e successivamente in elettromeccanica all'Università di Bruxelles. Iniziò la sua carriera come metrologista al Laboratoire Central d’Électricité du Comité Belge, diventando poi direttore della sezione Misure elettriche e fotometriche, distinguendosi per il suo rigore e precisione. Dal 1945 al 1976 insegnò "Misure elettriche" e "Illuminazione e Fotometria" all'Università Cattolica di Lovanio (UCL), dove divenne professore emerito.
Morren fondò, insieme alla moglie filosofa, un Groupe de Synthèse a Lovanio, con l'obiettivo di promuovere la riflessione interdisciplinare su temi scientifici attuali. Collaborò con colleghi di diverse facoltà per creare una fondazione dedicata allo studio dell'ominazione, approfondendo l'evoluzione dell'essere umano sulla Terra e il senso della vita.
Segretariato Internazionale per le Questioni Scientifiche (SIQS)
Morren fu fondatore, animatore e per 25 anni presidente del SIQS, un segretariato specializzato dell'associazione cattolica Pax Romana. Questo organismo si dedicava a promuovere il dialogo tra scienza e fede, affrontando questioni scientifiche da una prospettiva cristiana.
Guidato dallo stupore per la varietà dei fenomeni naturali, Morren adottò un approccio critico e curioso nello studio scientifico, sottolineando l'importanza dell'equilibrio e dell'armonia, concetti che associava al termine "misura". La sua visione integrava scienza e spiritualità, riflettendo sulla missione dello scienziato cattolico e sul ruolo della scienza nella comprensione della creazione.
Lucien Morren è ricordato per il suo contributo nel costruire ponti tra scienza e fede, promuovendo una visione armoniosa e integrata del sapere umano. La sua dedizione all'insegnamento, alla ricerca e al dialogo interdisciplinare ha lasciato un'impronta significativa nella comunità accademica e religiosa.
Il primo compito, che dovrebbe essere esteso a tutti gli adulti cristiani, ha precisamente un carattere educativo, e consiste nel fatto che il soggetto debba mantenere un sufficiente equilibrio tra il livello della sua cultura nelle questioni profane e quello corrispondente alle questioni religiose. Nel nostro ambiente culturale, ciò è necessario per assicurare una armoniosa convivenza della scienza e della fede nella nostra mente di ciascuno.
Lo scienziato cattolico sarà allora preparato a portare a termine il secondo compito che è di tipo informativo. Dovrebbe diffondere attorno a sé ciò che ha acquisito, o attraverso contatti personali, in particolare attraverso i suoi colleghi, o magari attraverso conferenze e scritti.
Il terzo compito dovrebbe essere quello di porre la propria competenza al servizio della Chiesa e della società. Quanti problemi suscitati dai recenti sviluppi scientifici sono di tale complessità da richiedere un approccio interdisciplinare? Piuttosto di frequente, tali problemi hanno un carattere etico, ma sono nuovi e richiedono studi aggiornati. La Chiesa è direttamente coinvolta in molti di essi.
Infine, lo scienziato cattolico non è forse in una posizione che gli consenta di esercitare un quarto compito ecclesiale, ovvero quello di pregare? La scienza moderna ha rivelato potenzialità della natura prima sconosciute, ma che sono ora fonte di stupore. Oggi, coloro che hanno mantenuto il senso di ammirazione possono condividere il Cantico delle Creature cantato da Francesco di Assisi che celebrava la bellezza e la bontà di “Fratello Sole” ma che non poteva aggiungere alla sua gioia:
Sii lodato, O Signore, per la fusione termonucleare che ci permette di vivere e di conoscerti. (E noi potremmo aggiungere): sii lodato, o Signore, per i semiconduttori le cui proprietà permettono le meraviglie dei computer e delle comunicazioni via satellite/ Sii lodato, o Signore, per le affinità che permettono legami chimici e altri legami che sono una lontane immagini dell’Amore.
da una conferenza tenuta a Grottaferrata (Roma), 1972
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