Ricorre oggi l'anniversario della salita al Cielo di don Egidio Marin, sacerdote salesiano del Triveneto
Don Bosco li vuole così i suoi figli: pieni di vita e in mezzo ai ragazzi. Pronti sempre ad inventarne qualcuna di nuova per loro, per farseli amici e soprattutto per renderli amici del Signore. Perché niente è troppo di fronte alla salvezza delle anime.
Valerio ed Egidio. Per i ragazzi i due nomi van detti sempre insieme. Tutto d’un fiato. Una premiata ditta di quadri artistici, di canzoni, di bans, di iniziative di ogni genere, pazze e audaci, senza mezze misure… come quella di affittare, a Capodanno, una discoteca per coinvolgere i giovani della zona.
Sono i due tirocinanti della Casa di Godego. Due Salesiani giovani d’età e soprattutto di cuore. Due amici da sempre, cresciuti nello stesso oratorio di San Donà e partiti lo stesso 8 settembre per il Noviziato.
Appassionati del Bene, del Bello, del Vero… di Cristo, che li ha conquistati e trasformati. Valerio ed Egidio. Non c’è niente che riesca a distrarli da Lui, da una missione e da un desiderio che brucia loro nel cuore. Per Gesù, e solo per Lui, sono disposti a parlare e discutere fino a tarda notte: perché la fede sia sempre più impastata con la vita, perché i ragazzi lo incontrino sul serio e dal vivo il Signore… per essere Salesiani sempre più innamorati e radicali nel far diventare carne e sangue la buona notizia del Vangelo!
Sembra ancora di sentirli argomentare e sognare… come quella sera a cui ad entrambi apparve chiaro di intuire nel cuore che la loro vita non sarebbe durata poi tanto. Magari 33 anni, come quella del loro Signore. Perché con Lui e come Lui volevano vivere.
Di questa strana previsione se ne ricordò bene Egidio, quando Valerio, ormai diventato prete, moriva proprio a 33 anni, consumato più che dalla leucemia che lacerava il suo corpo, dall’amore che trasfigurava i suoi occhi.
Un anno dopo, il 06 luglio del 1996, Egidio diventava sacerdote. Sull’invito per l’ordinazione scriveva così a don Duilio, un caro amico salesiano di entrambi: «Il destino riserverà anche a noi quello che ha riservato a Valerio? Preghiamo per esserne degni. Anche se a nessuno è lecito desiderare il compito più grande».
Il 18 luglio 1997, don Egidio, conclusi gli impegni a scuola per gli esami di maturità, sta raggiungendo in montagna per qualche giorno i suoi genitori. A una curva la macchina sbanda, urtando contro un camion che sta scendendo, proprio in quell’istante, nella direzione opposta. Muore sul colpo a 33 anni e uno solo di sacerdozio: ma tutta la sua vita, come quella di don Valerio, è diventata dono prezioso di una Eucaristia celebrata per sempre.
Versione app: 3.37.4 (466e783e)