Pensieri sparsi di Don Bosco, tratti dalle "Memorie bibiografiche", sul tema delle vacanze. Terza parte.
Nel congedarli raccomandava loro soprattutto di fuggire l'ozio, di star sempre occupati adempiendo con ogni diligenza i loro lavori scolastici. Ma soggiungeva: “ Non intendo per altro che vi occupiate da mattina a sera senza nessun sollievo, perchè io vi voglio bene e vi concedo volentieri e in gran numero tutti quei divertimenti nei quali non vi è peccato. Tuttavia non posso a meno che raccomandarvi tutti, quei trastulli, che, mentre servono di ricreazione cagionandovi diletto, possono recarvi qualche utilità. Tali sono lo studio, della storia, della geografia e delle arti meccaniche e liberali, il canto, il suono, il disegno, ed altri studii e lavori domestici, i quali ricreando possono procurarvi cognizioni utili ed oneste, e contentare i vostri parenti e i vostri superiori. In certi giorni che vi sentite svogliati adornate altarini, aggiustate immagini e quadretti, libri, quaderni.
“Potete anche divertirvi in giuochi, trattenimenti atti a sollevare e non ad opprimere lo spirito ed il corpo; ma non recatevi mai a questi senza la debita licenza, e qualche volta alzate la mente al Signore offerendo quei trastulli a gloria e onore di Lui. - Oltre a ciò ripeteva sempre: - Frequentate i santi Sacramenti, siate divoti di Maria SS.; abborrite le malvagie letture più che la peste; fuggite dai compagni cattivi più che dal morso di un serpente velenoso ”.
Al giovedì raccoglieva eziandio intorno a sè a conferenza i suoi maestri catechisti ed altri giovani impiegati nell'Oratorio festivo, e letto qualche Capitolo del Regolamento, esortato ciascuno di essi a praticare esattamente gli articoli riguardanti il proprio uffizio, constatato qualche inconveniente al quale bisognava riparare con opportuno rimedio, raccomandava loro di essere sempre i più esemplari e zelanti nelle pratiche di pietà e che quando volevano confessarsi e comunicarsi procurassero di farlo nell'Oratorio, perchè questo contribuiva molto al buon esempio e ad animare gli altri alla frequenza de' Sacramenti. Li esortava, che essendo essi i più istruiti, si facessero a raccontare agli altri degli esempii edificanti nel tempo della ricreazione. Soprattutto loro raccomandava somma riverenza ai Sacerdoti che assistevano all'Oratorio, procurando di chiedere sempre permissione quando dovevano assentarsene. E soleva sovente ripetere: “ Qualora udiste o vedeste qualche cosa sconveniente a questo santo luogo, procurate di darne segretamente avviso al Superiore, affinchè egli impedisca quanto possa tornare ad offesa di Dio ”.
Don Bosco
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