6^ lettera - Ottobre 2025

Don Filippo ci aggiorna sulla missione che sta portando avanti in Etiopia

Carissimi amici come state?

Spero bene, abbiamo appena celebrato domenica scorsa la Giornata Missionaria Mondiale, con il titolo “Missionari di Speranza tra le genti”, una domenica all’anno per ricordarci delle missioni in giro per il mondo, la realtà che siamo tutti una grande famiglia e ci prendiamo cura gli uni degli altri. Anche la nostra parrocchia di Lare ha partecipato alla giornata missionaria e quello che abbiamo raccolto, 10 euro e un sacco di granoturco, insieme alle altre parrocchie di Gambella, lo daremo per la solidarietà per le altre Chiese del mondo. 

Domenica 19 ottobre ad Addis Abeba, i Salesiani hanno festeggiato i 50 anni del loro arrivo in Etiopia, nel 1975. C’è stata una grande celebrazione al mattino con il Cardinale BerhaneYesus, poi un bel programma di conoscenza di tutto quello che hanno fatto i salesiani in Etiopia e di ringraziamento ad alcuni salesiani che sono qui da tanto tempo, come il sig. Cesare Bullo, proprio uno dei primi salesiani ad arrivare.

E infine un bel pranzo nella nostra casa di Mekanissa.

Un grazie a Dio per tutti questi anni e uno sguardo al futuro per continuare meglio nel servizio ai giovani e a Dio.

Domenica 12 ottobre abbiamo celebrato la Festa della nostra parrocchia a Lare, dedicata a san Daniele Comboni, che era il 10 ottobre: abbiamo preparato la festa nelle settimane prima, poi quella domenica una grande celebrazione con 10 battesimi, la benedizione dei catechisti per l’inizio dell’anno pastorale e il ricordo dei mio 25° di sacerdozio, fatto in questa bella occasione.

Tanti canti, danze, preghiere per circa tre ore, poi fuori dalla chiesa altre danze e canti, con una bella scenetta sulla vita di san Daniele Comboni e infine un bel pranzo con un regalo ai vari gruppi: un kg di caffè e due kg di zucchero per continuare la festa insieme.

Intanto sono ripartite a pieno ritmo tutte le attività della nostra parrocchia, abbiamo iniziato i nostri 6 asili a Lare, con i maestri James e Mary, a Gok con Simon e Martha, a Kubri con John e James, a Pilual con Peter e Sara e a Thia Jak con William e a Quanual con Gabriel.

I bambini sono quasi 600, tutti si iscrivono, poi vengono a scuola portando anche il fratellino o la sorellina più piccola e così si moltiplicano... per la gioia dei maestri.

Molti arrivano presto alla mattina, con tanta voglia di stare insieme, di imparare e di giocare. Due ore di lezione, poi una bella pausa con biscotti e succo di frutta e poi ancora un’ora di lezione fino alle 12.

È ripartito l’oratorio pomeridiano mentre per la libreria alla sera stiamo aspettando che la scuola superiore di Lare inizi a pieno ritmo, perché ancora ci sono dei problemi.

La grande Messa della domenica con preghiere, canti, danze, per più di tre ore, continua sempre bene e con grande entusiasmo, con il catechismo dei più piccoli durante le letture, mentre il catechismo dei più grandi viene fatto dopo la Messa, infine abbiamo gli incontri del sabato per il coro e i chierichetti.

Abbiamo iniziato da qualche settimana un incontro sulla Parola di Dio con le donne e le mamme nelle varie capanne, a turno ogni mercoledì in una capanna diversa ci si trova per leggere il Vangelo della domenica, condividere le riflessioni e la fede e pregare insieme e alla fine un po’ di the con biscotti. Alla domenica, dopo la mia riflessione durante la Messa, una delle donne che ha partecipato all’incontro durante la settimana fa anche lei una riflessione sul Vangelo, una seconda omelia molto apprezzata.

Anche nelle cappelle di Gok, Kubri, Pilual e Thiajak e Quanuel è ripresa la santa Messa e il catechismo, abbiamo incontrato i vari catechisti che seguono le cappelle, sono pieni di entusiasmo e di nuovi progetti per le loro chiesette.

In queste settimane abbiamo la visita di un nostro graditissimo amico e benefattore, Natalino Lettig, che da anni sta portando avanti un bel progetto per i bambini di Ilea e l’intera missione, ora seguita dal sacerdote locale don Aballa, un grazie di cuore per tutto il bene che sta facendo.

Ecco infine, per cosa lavoriamo, per far provare alla gente la nostalgia di Dio, nostalgia di avere una amicizia con Lui, di poter incontrarsi insieme e pregare, di conoscerlo di più, di avere fede.

Un ricordo reciproco per tutti nella preghiera a presto

Abba filippo

 

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