Wonder

Ci sono Film che con le loro trame ci raccontano storie avvincenti, che parlano a noi e ci aprono a diverse riflessioni, oltre a farci tenere incollati con il fiato sospeso nei nostri divani. Questo mese vi segnaliamo il film "Wonder"

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Se non ti piace quello che vedi, cambia il tuo modo di guardare.

  • Durata: 113 minuti
  • Genere: Drammatico
  • Anno: 2017
  • Regia: Stephen Chbosky

TRAMA

New York, Stati Uniti. August Pullman, detto Auggie, è un ragazzino di 11 anni con una grave malformazione cranio-facciale, causata dalla sindrome di Treacher Collins, che gli impedisce una vita normale. Per poter vedere, sentire e respirare normalmente ha dovuto affrontare 27 interventi chirurgici e, per paura sia di complicazioni sanitarie che delle reazioni degli altri bambini, non ha mai frequentato la scuola, ricevendo sempre lezioni private. Quando è il momento per lui di entrare in prima media, i genitori Nathan e Isabel decidono di mandarlo per la prima volta a scuola insieme agli altri bambini, presso la Beecher Prep School. Il preside, il signor Tushman, delega a tre studenti di nome Julian Albans, Jack Will e Charlotte il compito di fargli visitare la scuola. Julian si rivela diffidente e sospettoso, e Charlotte mostra di riuscire a rendersi amichevole solo con un grande sforzo, mentre Jack prende subito Auggie in una sincera simpatia.

Una volta a scuola, il protagonista si rivela un ottimo alunno, ma trascorre le giornate in solitudine. Persino durante la pausa pranzo, mentre tutti i tavoli sono affollati, al suo tavolo non si siede mai nessuno. Ad un certo punto, Jack decide di avvicinarsi a lui e i due stringono un legame di amicizia. Nel frattempo, Julian comincia a prendere di mira Auggie con battute di cattivo gusto sul suo aspetto, tormentandolo insieme ad altri due compagni, Henry e Miles. Il giorno di Halloween il protagonista, con indosso un costume, assiste ad una spregevole conversazione su di lui tra Jack ed altri compagni (che non si rendono conto di averlo accanto a causa del travestimento), sentendo dire a quest'ultimo di stare solo fingendo di essere suo amico per richiesta del preside e che si ucciderebbe piuttosto che avere una faccia come quella del compagno; Auggie, amareggiato, decide di non rivolgere più la parola a Jack.

Quest'ultimo inizialmente non capisce come mai Auggie abbia iniziato ad evitarlo; in seguito si pente di ciò che ha detto e fatto, e si rende conto in cuor suo che l'amicizia che lo legava ad Auggie non era solo di facciata per accontentare il preside, ma nasceva da un autentico sentimento personale. Jack, capendo che Auggie si è offeso perché ha sentito le brutte cose che gli aveva detto alle spalle, si scusa scrivendogli tramite la chat di Minecraft dicendogli di non pensare davvero quelle cose e i due ritornano amici. Nello stesso periodo, un'esperienza simile accade a Via, la sorella maggiore di Auggie, da poco fidanzata con un ragazzo, che riallaccia i rapporti con la sua storica migliore amica Miranda, da cui si era allontanata per suoi problemi di accettazione. Nel periodo di Natale Auggie, a scuola, fa amicizia anche con una ragazzina di nome Summer.

Verso la fine dell'anno, la scuola organizza una gita scolastica, a cui Julian non partecipa essendo stato sospeso a causa del bullismo nei confronti di Auggie e i suoi genitori, per evitare che succedano altri guai, gli hanno fatto cambiare scuola (Julian però, dal canto suo, si è mostrato sinceramente dispiaciuto). Durante la gita, Auggie e Jack vengono aggrediti da tre ragazzi dell'ultimo anno e, inaspettatamente, in loro aiuto arrivano proprio Henry e Miles, gli amici di Julian che in precedenza tormentavano il protagonista. Auggie, alla fine dell'anno scolastico, ottiene un importante riconoscimento dal preside: inizialmente deriso ed emarginato per il suo aspetto, è diventato un esempio ed ha stretto amicizia con tutti.

RIFLESSIONE

Il film Wonder racconta la storia di Auggie Pullman, un ragazzino che affronta sfide enormi legate a una grave malformazione cranio-facciale, e il suo percorso di integrazione in un contesto scolastico che inizialmente lo rifiuta e lo isola. La sua vicenda, purtroppo non unica, offre numerosi spunti di riflessione sulla speranza in un contesto educativo, tema che si intreccia con le dinamiche della crescita, della socializzazione e della lotta per l'accettazione.

In un’ottica educativa, la speranza non è soltanto il desiderio che una persona possa un giorno essere accettata, ma il riconoscimento che, nonostante le difficoltà e gli ostacoli, ogni individuo ha il diritto e la possibilità di sperimentare il cambiamento e la crescita. Auggie è un bambino che, a causa del suo aspetto fisico, viene inizialmente escluso e deriso dai suoi compagni. La sua esperienza scolastica inizia come un cammino di solitudine, ma pian piano, grazie alla sua determinazione, alla sua intelligenza e anche al supporto di pochi compagni sinceri come Jack e Summer, riesce a far breccia nei cuori degli altri. La sua storia, in un contesto educativo, diventa un potente simbolo di resilienza e di speranza per ogni bambino o ragazzo che si senta diverso o emarginato.

La speranza, vista in questo contesto, è legata alla possibilità di cambiare le percezioni altrui, alla consapevolezza che l'accettazione non è un qualcosa di immediato, ma che può maturare nel tempo. L’educatore, o chi si occupa della crescita di una persona, ha un ruolo cruciale nel seminare la fiducia nelle potenzialità di ciascun individuo. Se gli adulti e i compagni di classe di Auggie non avessero cercato di conoscerlo al di là del suo aspetto, probabilmente la sua esperienza scolastica sarebbe rimasta segnata dal rifiuto. La scuola, quindi, deve diventare un ambiente dove ogni bambino, a prescindere dalle sue difficoltà o differenze, possa sperare di trovare una comunità che lo sostenga.

Anche la figura di Jack, che inizialmente si lascia influenzare dai compagni più popolari e dice cose dolorose su Auggie, rappresenta il percorso di crescita di chi impara, tramite un errore, a riflettere e a fare ammenda. La speranza educativa non riguarda solo il "diverso", ma anche il "normale", che attraverso il contatto con l'altro può sviluppare una maggiore empatia e consapevolezza di sé. La sincerità della sua scusa e la volontà di ristabilire il legame con Auggie sono segni di un cambiamento positivo che nasce dal riconoscimento della propria responsabilità e dalla volontà di migliorarsi.

In un contesto educativo, la speranza è anche il coraggio di affrontare le difficoltà, di non arrendersi di fronte al giudizio superficiale e alle provocazioni. La vicenda di Auggie e dei suoi compagni ci insegna che l’inclusione non è un obiettivo che si raggiunge facilmente o senza conflitti, ma è una meta che richiede pazienza, crescita e il riconoscimento dell’altro come individuo con pari diritti e dignità. L'educazione non è solo insegnamento accademico, ma è anche formazione del carattere, della capacità di accettare la diversità e di imparare a vivere insieme in armonia, nonostante le differenze.

In sintesi, Wonder è una riflessione sulla speranza che può nascere dalla trasformazione delle relazioni umane, che passa attraverso il coraggio di mostrarsi vulnerabili, di perdonare e di crescere insieme. È una lezione fondamentale per l'educazione di oggi, che deve nutrire la speranza non solo come aspettativa di un futuro migliore, ma come impegno quotidiano nel creare una comunità di apprendimento basata sul rispetto, sulla comprensione e sull'inclusione.

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