Un giovane giusto

L'animatore virtuoso

In questo percorso esploriamo insieme le virtù che rendono un animatore autentico testimone e guida. Ogni virtù è un tassello che compone il mosaico di chi sceglie di donarsi agli altri con cuore e passione. Oggi ci soffermiamo sulla Giustizia, per scoprire come viverla e metterla in pratica nella vita quotidiana e nell'animazione.

Cos'è la giustizia?

La giustizia è la virtù cardinale che ci spinge a dare a ciascuno ciò che gli è dovuto, rispettando i diritti e i doveri propri e altrui. Non si tratta solo di un rispetto formale delle regole, ma di uno spirito profondo di equità e onestà. La parola "giustizia" deriva dal latino iustitia, che significa "osservanza del diritto". È una virtù che si esercita ogni giorno, nelle piccole e grandi scelte che costruiscono relazioni autentiche e comunità armoniose.

Perché è importante per un animatore?

L’animatore è un punto di riferimento per i ragazzi, che lo osservano in ogni sua azione. La giustizia permette di essere imparziali, rispettosi e attenti ai bisogni di tutti, creando un ambiente in cui ogni ragazzo si sente accolto e valorizzato. È anche la virtù che aiuta l’animatore a correggere con amore e a prendere decisioni difficili per il bene del gruppo.

Un animatore che vive la giustizia:

  • Tratta tutti i ragazzi con equità, senza favoritismi.
  • Rispetta le regole e le fa rispettare con equilibrio e coerenza.
  • È un modello di onestà e integrità per il gruppo.

Esempi concreti

  • Rispettare le regole: Quando un ragazzo infrange una regola, l’animatore di giustizia agisce con fermezza, ma anche con comprensione, spiegando il perché delle sue scelte.
  • Dividere i compiti: In un’attività di gruppo, l’animatore giusto distribuisce i ruoli in modo equilibrato, tenendo conto delle capacità di ciascuno.
  • Valorizzare tutti: Durante un gioco, si assicura che anche i ragazzi meno capaci abbiano la possibilità di partecipare e divertirsi.

Come coltivarla?

  1. Pratica l’equità: Fai attenzione a non fare favoritismi, nemmeno involontariamente.
  2. Riconosci i diritti degli altri: Cerca di valorizzare le qualità di ciascun ragazzo, senza trascurare nessuno.
  3. Correggi con amore: Quando necessario, non temere di correggere i ragazzi, ma fallo sempre con rispetto e con l’obiettivo di farli crescere.
  4. Sii coerente: Vivi ciò che chiedi agli altri, rispettando per primo le regole che proponi.

Don Bosco diceva...

"Non punite un ragazzo nell’istante medesimo del suo fallo. Bisogna lasciargli il tempo per riflettere, per rientrare in se stesso, sentire tutto il suo torto ed insieme la giustizia e la necessità della punizione, e con ciò metterlo in grado di trarne profitto." Don Bosco ci ricorda che la vera giustizia è sempre accompagnata dall’amore e dalla misericordia, per costruire relazioni autentiche e significative.

Sfida della settimana

Durante un’attività, prova a fare particolare attenzione a trattare tutti i ragazzi con equità, senza trascurare nessuno. Rifletti su come questa attenzione ha influenzato l’atmosfera del gruppo e il tuo modo di relazionarti con i ragazzi.

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