Novena Maria Ausiliatrice / 5 giorno
I figli si fidano, i figli si affidano. E una madre è vicina, sempre. La vedi anche se non c’è.
E noi, siamo capaci di vederla?
Beato chi vede con il cuore.
La notte del 18 luglio 1830, verso le 11,30, si sentì chiamare per nome. Era un bambino che le disse: «Alzati e vieni con me». Caterina lo seguì. Tutte le luci erano accese. La porta della cappella si aprì appena il bambino l'ebbe sfiorata con la punta delle dita. Caterina si inginocchiò.
A mezzanotte venne la Madonna, si sedette sulla poltrona che c'era accanto all'altare. «Allora sono balzata vicino a lei, ai suoi piedi, sui gradini dell'altare, e ho posato le mani sulle sue ginocchia» raccontò Caterina. «Sono rimasta così non so quanto tempo. Mi è parso il momento più dolce della mia vita...».
«Dio vuole affidarti una missione» disse la Vergine a Caterina.
Caterina, orfana a 9 anni, non si rassegna a vivere senza la mamma. E si avvicina alla Madre del Cielo. La Madonna che la guardava già da lontano, non l’avrebbe mai abbandonata. Anzi, aveva grandi progetti per lei. Lei, una sua figlia attenta e amorevole, avrebbe avuto una grande missione: vivere una vita cristiana autentica, una relazione personale con Dio forte e salda. Maria crede nelle potenzialità della sua bambina e a lei affida la Medaglia Miracolosa, capace di intercedere e compiere grazie e miracoli. Una missione importante, un messaggio difficile. Eppure Caterina non si scoraggia, si fida della sua Mamma del Cielo e sa che lei non l’abbandonerà mai.
Maria, Madre che dà fiducia
Tu, che ti fidi e affidi missioni e messaggi a ogni tuo figlio, li accompagni sulla loro strada come presenza discreta, restando accanto a tutti ma soprattutto a chi ha vissuto grandi dolori. A loro ti sei avvicinata, a loro ti sei manifestata.
Fidati: una madre ti affiderà sempre solo compiti che potrai portare a termine e ti starà accanto per tutto il cammino.
Maria Santissima, fiducia e preghiera.
Maria Santissima ci si presenta come la donna di una fiducia incrollabile, una potente interceditrice attraverso la preghiera. Ecco, contemplare questi due aspetti, la fiducia e la preghiera, vediamo due dimensioni fondamentali della relazione di Maria con Dio.
La fiducia di Maria in Dio possiamo dire che è un filo d'oro che percorre tutta la sua esistenza, dall'inizio fino alla fine. Quel sì pronunciato con consapevolezza delle conseguenze, è un atto di abbandono totale alla volontà divina. Ecco, Maria si affida, Maria vive la fiducia in Dio con un cuore saldo alla provvidenza divina, sapendo che Dio non l'avrebbe mai abbandonata.
Ecco, allora per noi, nella nostra vita quotidiana, guardare a Maria, questo abbandono non passivo, ma attivo, fiducioso, è un invito, non a dimenticare le nostre ansie, le nostre paure, ma in qualche modo di guardare tutto a quella luce dell'amore di Dio, che nel caso di Maria non è mai venuto a meno, e neanche nella nostra vita. Ecco, allora, questa fiducia che porta alla preghiera, che possiamo dire è quasi il respiro dell'anima di Maria, il canale privilegiato della sua intima comunione con Dio. La fiducia porta alla comunione, la sua vita abbandonata è stato un continuo dialogo di amore con il Padre, un'offerta costante di sé stessa, delle sue preoccupazioni, ma anche delle sue decisioni.
La visitazione a Elisabetta è un esempio di preghiera che si fa poi servizio. Vediamo Maria accompagnando Gesù fino alla croce, dopo l'ascensione la vediamo nel cenacolo unita agli Apostoli in fervente attesa. Maria ci insegna il valore della preghiera costante come conseguenza di una fiducia totale e completa abbandonandosi nelle mani di Dio, precisamente incontrare Dio e vivere con Dio.
Fiducia e preghiera e Maria Santissima sono strettamente interconnesse. Una profonda fiducia in Dio che fa nascere, fa emergere una preghiera perseverante. Chiediamo a Maria affinché sia lei il suo esempio che noi ci sentiamo esortati a fare della preghiera un'abitudine quotidiana perché vogliamo continuamente sentirci abbandonati nelle mani misericordiose di Dio.
Rivolgiamoci a lei con filiale e confidenza affinché imitandola, imitando la sua fiducia e la sua perseveranza nella preghiera, potremo sperimentare la pace che solo quando ci abbandoniamo a un Dio possiamo ricevere le grezze necessarie per il nostro cammino di fede.
Maria, tu che ti mostri a chi sa vedere…
rendi il mio cuore capace di pregare.
Non sono capace di ascoltarti, apri le mie orecchie.
Non sono capace di seguirti, muovi i miei passi.
Non sono capace di tenere fede a quanto vorrai affidarmi, rendi la mia anima salda.
Le tentazioni sono tante, fa’ che io non ceda.
Le difficoltà sembrano insormontabili, fa’ che io non cada.
Le contraddizioni del mondo gridano forte, fa’ che io sia non le segua.
Io, tuo figlio fallimentare, sono qui perché tu ti serva di me.
Rendendomi un figlio obbediente.
Ave Maria…
Beato chi vede con il cuore.
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