Diventare grandi è più difficile per gli adolescenti di oggi

Una riflessione sul benessere mentale dei giovani di oggi.

Julie Ricard Julie Ricard

«La salute psicologica non è solo l'assenza di patologie, ma un concetto molto più articolato», spiega Valentina Di Mattei, professoressa associata in Psicologia dinamica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e presidente dell’Ordine degli psicologi della Lombardia, in un recente articolo uscito sul Corriere della Sera. «Oggi osserviamo un’accentuata sofferenza nei passaggi cruciali del ciclo di vita, in particolare nell’adolescenza e nella transizione verso l’età adulta».

Secondo la docente, «fattori come l’uso eccessivo delle tecnologie, la prevalenza delle piattaforme social e l’isolamento pandemico hanno ulteriormente acutizzato le difficoltà psicologiche di molti giovani». Questi elementi, prosegue, «non solo favoriscono un distacco dalla realtà, ma alimentano anche ansia e insoddisfazione, influenzando negativamente la costruzione dell’autostima e l’immagine corporea».

La professoressa Di Mattei sottolinea inoltre l’impatto delle piattaforme social: «L’utilizzo dei social-network comporta un effetto diretto sulla qualità delle relazioni interpersonali». Le interazioni attraverso gli schermi, infatti, risultano «più superficiali e frammentate», limitando lo sviluppo di «relazioni autentiche e soddisfacenti». A ciò si aggiunge «la continua esposizione a modelli di perfezione che alimenta il confronto e la competizione tra pari».

Tuttavia, Di Mattei avverte che «è fondamentale non limitarsi a identificare solo i fattori di rischio». La salute psicologica degli adolescenti, afferma, «può essere protetta e promossa attraverso un adeguato supporto psicologico, la creazione di ambienti familiari e scolastici positivi e un’attenta sorveglianza da parte di adulti responsabili». Un ruolo importante è giocato anche dai «contesti sociali positivi come lo sport e le attività comunitarie».

Un altro elemento cruciale riguarda, secondo la docente, «la crisi del giovane adulto». Si tratta di «un periodo di difficoltà nel trovare un equilibrio tra l’autonomia e il senso di appartenenza alla società». Oggi, con «il venir meno di tradizionali riti di passaggio, come la leva militare e il matrimonio», questa transizione può diventare «estremamente complessa», lasciando i giovani a fronteggiare «incertezze lavorative, economiche e relazionali».

«Promuovere la salute psicologica negli adolescenti significa puntare su contesti adulti capaci di ascoltare e di essere meritevoli di fiducia», conclude Di Mattei. Solo così, secondo lei, «gli adolescenti possono sentirsi riconosciuti e liberi di diventare pienamente la propria identità». Un impegno collettivo in questa direzione, afferma, «è la chiave per il benessere mentale delle nuove generazioni».

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